FAANG: cosa sono e come investire in azioni tech

Quando Cramer coniò per la prima volta il termine FANG nel 2013, la capitalizzazione di mercato di Facebook era di soli 65 miliardi di dollari e l’azienda era a meno di un anno dalla sua offerta pubblica iniziale (IPO) di maggio 2012. Negli anni successivi, Facebook è passata dall’essere una piattaforma di social media poco redditizia a un colosso della pubblicità online multipiattaforma.

La capitalizzazione di mercato di Meta ha raggiunto un picco di oltre 1.000 miliardi di dollari a metà del 2021. Tuttavia, l’azienda ha annunciato un rebranding di Meta Platforms sul finire dello stesso anno per marcare il suo nuovo focus sulla costruzione del metaverso, un mondo digitale in cui gli utenti interagiscono e vivono vite virtuali.

Tuttavia, da allora la crescita dei ricavi di Meta si è arrestata, con un calo del 4,4% nel terzo trimestre del 2022. L’azienda ha inoltre registrato perdite per 9,4 miliardi di dollari da un anno all’altro per il suo segmento metaverse.

Nel 2023, il fatturato di Meta Platforms è stato di 134,90 miliardi di dollari, con un aumento del 15,69% rispetto ai 116,61 miliardi di dollari dell’anno precedente. Gli utili sono stati di 39,10 miliardi di dollari, con un aumento del 68,53%.

Nonostante le difficoltà, le previsioni sul titolo sono molto ottimiste. Secondo 42 analisti, la valutazione media del titolo META è “Strong Buy”. La previsione del prezzo delle azioni a 12 mesi è di 434,41$, ovvero un calo del -11,59% rispetto all’ultimo prezzo.

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Apple è entrata a far parte del gruppo delle FAANG nel maggio 2017. All’epoca, la società aveva una capitalizzazione di mercato di circa 796 miliardi di dollari. Nel 2017, Apple era essenzialmente un’azienda di hardware, che faceva affidamento quasi interamente sulle vendite dei suoi dispositivi iPhone, iPad, Mac ed Apple Watch.

Negli ultimi cinque anni, Apple ha investito in modo aggressivo nell’espansione del proprio segmento di servizi, che include le vendite dell’App Store, i ricavi delle licenze e i contributi di Apple Pay, Apple Care, Apple Music e altre aziende.

Oggi, Apple dipende ancora fortemente dalle entrate dell’iPhone, che hanno rappresentato il 47,2% delle entrate totali di Apple nell’ultimo trimestre. Tuttavia, i ricavi dei servizi Apple sono cresciuti fino al 21,2% dei ricavi totali e molti analisti di Wall Street ritengono che le vendite dei servizi siano più costanti e di qualità superiore rispetto alle vendite di hardware.

La capitalizzazione di mercato di Apple è cresciuta fino a 2,6 trilioni di dollari, ma gli analisti vedono ancora una maggiore crescita in vista. L’obiettivo di prezzo medio per i 32 analisti che coprono le azioni AAPL è di 205$, un rialzo del 20,57%. La valutazione media del titolo è “Buy.”

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Microsoft è la più grande azienda di software al mondo e la società madre di Windows, LinkedIn e Xbox. Cramer ha affermato che una delle ragioni per cui i titoli MAMAA durano nel tempo è la loro volontà di reinventarsi, e Microsoft ha fatto proprio questo investendo massicciamente negli ultimi dieci anni nella costruzione della sua divisione di servizi cloud Azure.

Dan Romanoff, analista di Morningstar, sostiene che il passaggio di Microsoft ai servizi cloud e al software in abbonamento ha messo l’azienda nelle condizioni di continuare a prosperare. “Crediamo che Azure sia il fulcro della nuova Microsoft”, afferma Romanoff.

“Azure è anche un eccellente punto di lancio per le tendenze secolari dell’AI, della business intelligence e dell’Internet delle cose, in quanto continua a lanciare nuovi servizi incentrati su questi ambiti”.

Morningstar ha un rating “Buy” e un fair value di 320 dollari per le azioni Microsoft. Secondo 41 analisti, il giudizio medio sul titolo MSFT è “Strong Buy”. La previsione di prezzo del titolo a 12 mesi è di 427,13 dollari, con un aumento dello 0,60% rispetto all’ultima quotazione.

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Come Microsoft, Amazon si è reinventata passando dall’essere un semplice sito di ecommerce a leader del mercato dei servizi cloud. Amazon Web Services (AWS), la piattaforma del cloud computing di Amazon, è la sua divisione più redditizia. Nel 2023 ha generato entrate per 90,8 miliardi di dollari.

Amazon produce e vende anche dispositivi elettronici, come Kindle, Fire, Fire TV, Echo, e produce e sviluppa contenuti multimediali.

La valutazione media per le azioni Amazon da parte di 45 analisti è “Strong Buy”. Ciò significa che ritengono che questo titolo probabilmente si comporterà molto bene nel prossimo futuro e supererà significativamente il mercato.

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Nel 2013, la capitalizzazione di mercato di Google era di circa 260 miliardi di dollari. Nel 2015, è stata annunciata la costituzione di una holding, Alphabet, di cui fanno parte Google LLC e altre società controllate che si occupano di diversi settori, come tecnologia, biotecnologie, investimenti e ricerca.

Nel quarto trimestre del 2023, la società madre di Google ha registrato un utile netto di oltre 20,68 miliardi di dollari. Si tratta di un aumento rispetto ai 13,62 miliardi di dollari generati nello stesso periodo dell’anno precedente e del più alto utile netto trimestrale registrato finora dall’azienda.

Gli analisti sono ottimisti sul fatto che il prezzo delle azioni di Alphabet si difenderà bene, e la valutazione media del titolo è “Buy”. Le loro previsioni suggeriscono un prezzo delle azioni GOOGL a 12 mesi pari a 153,19$.

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Netflix è l’unica società delle FAANG non inclusa nel gruppo delle MAMAA.

Da quando è nata la sigla FANG originariamente nel 2013, Netflix ha ampliato il proprio business a livello globale e ha investito massicciamente in contenuti originali. In passato Netflix era uno dei principali titoli di crescita di Wall Street. Se avessi investito 10.000 dollari in Netflix il 31 ottobre 2011 e avessi mantenuto il titolo fino al massimo raggiunto nei 10 anni successivi, nel 2021, il tuo investimento si sarebbe trasformato in quasi 590.000 dollari. Da quel picco, però, la società  ha registrato una performance mediocre, anche se si è un po’ ripresa nel 2023. Di recente, per far fronte al calo degli iscritti in tutto il mondo che ha messo in crisi la società, Netflix ha introdotto un piano con la pubblicitàe nuove regole restrittive sulla condivisione delle password, introducendo gli slot per utenti extra.

Netflix aveva sofferto un forte crollo ad aprile 2022, quando, per la prima volta in più di 10 anni, nel primo trimestre dell’anno il numero di abbonati paganti era diminuito. All’annuncio avevano fatto seguito vendite massicce del titolo della società americana, che avevano portato il valore delle azioni Netflix a circa 180€. Dalla fine del 2021 a inizio ottobre 2022 il titolo Netflix era crollato di oltre il 60%. Nell’ultimo trimestre del 2023 ha registrato 13,1 milioni di utenti netti, il miglior quarto trimestre della sua storia, dopo aver attirato 7,7 milioni di nuovi utenti nello stesso periodo del 2022. Il dato dimostra il successo della stretta mondiale sulla condivisione degli account. Netflix ha chiuso l’anno con 260,28 milioni di abbonati, un dato in rialzo di oltre il 12% rispetto al 2022. Gli analisti ritengono che NFLX possa sovraperformare il mercato nei prossimi 12 mesi. Il giudizio medio sul titolo, espresso da 34 analisti, è “Buy”.

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